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Ann Veronica Janssens alla Galleria Alfonso Artiaco

La galleria Alfonso Artiaco annuncia l’inaugurazione della mostra personale di Ann Veronica Janssens, lunedì 14 dicembre 2020 dalle 10 alle 19, in presenza dell’artista.
Ann Veronica Janssens torna ad esporre nella Galleria Alfonso Artiaco per la sua quinta personale (le precedenti nel 2007, 2010, 2012, 2016).
L’obiettivo principale di Ann Veronica Janssens è indagare la percezione della realtà smaterializzandola attraverso vari mezzi, principalmente la luce. Dalla fine degli anni ’80, Janssens ha infatti sviluppato una pratica artistica basata su fenomeni ottici naturali di luce e colore. L’artista sperimenta sempre i tratti distintivi di materiali scelti con cura (vetro, specchi, alluminio, nebbia artificiale), forme e luce, facendoli interagire con la nostra percezione della realtà, per creare un vocabolario ricorrente di motivi minimalisti e bellissimi colori.
Il suo uso consapevole della luce è guidato dal desiderio di mostrare la realtà in un modo diverso e insolito. Ann Veronica non cerca di cogliere l’impalpabile, ma sceglie invece di sperimentarne le molteplici forme ed espressioni. Per lei l’arte non consiste in un oggetto in sé ma nell’esperienza che l’oggetto è in grado di attivare nel suo spettatore. La scultura diventa un luogo di percezione. Di conseguenza, gli strumenti e la tavolozza delle sue opere sono in costante cambiamento: dipendono dalla sensazione e dall’esperienza colta da ciascun fruitore. In questo modo, la scultura non è l’oggetto della percezione, è la percezione che diventa scultura. Ann Veronica Janssens cerca di aumentare la nostra consapevolezza di questi fenomeni sensoriali fugaci, ma il viaggio è sempre imprevedibile ed estremamente personale.
La mostra è concepita con opere nuove e precedenti che dialogano tra loro, la maggior parte di esse sono realizzate in vetro. Ad esempio, una serie di foto, 5 Lines of Pink in the Air, Randomly, 2020 mostra linee rosa composte da nuvole di vapore acqueo, sottoprodotto artificiale dello spostamento degli aeroplani nel cielo, che riflettono la luce del sole al tramonto nella distesa celeste.
In un’altra stanza un grande anello di vetro, Blue Glass Roll 405/2, 2019 evoca il movimento e il tempo. Piccole nebulose di bolle d’aria si intravedono nel materiale, esse cercano di fuoriuscire durante il lungo processo di raffreddamento in uno sforzo di espansione. In questo lavoro Ann Veronica ha sfruttato il punto in cui il vetro arriva ad essere blu piuttosto che trasparente.
Un’altra scultura, Atlantic, 2020 è costituita da una sovrapposizione di lastre di vetro stampate in rilievo la cui stratificazione richiama il movimento, la forza d’inerzia e la densità dell’acqua. Atlantic è una variazione di una proposta creata temporaneamente per la prima volta nel 1990 per una mostra ad Anversa.

Un blocco di vetro ottico, Untitled, 2019 cattura lo spazio e i colori del luogo. Mantiene la forma della colata grezza presa durante il suo raffreddamento.
Passeggiando per la mostra lo spettatore si imbatterà in una scultura di un ombrellone in paglia dorata che agisce come un battito di ciglia alla radiazione ardente. L’oro e il suo bagliore sono una metafora del terreno e del cosmico, del tangibile e dell’intangibile.
Candy Sculpture 805/2-405-805/2, 2019, una scultura composta da tre blocchi di vetro impilati, è presentata insieme a un trittico delle serie Gaufrettes, Bright Yellow, Bright Pink, Pinky Sunset R, 2020, che ne evidenzia la materialità pittorica e spazialità del colore stesso.
Paradossalmente è nelle sue opere apparentemente più statiche, le Gaufrettes (Wafers) o Magic Mirrors, che Janssens codifica le precondizioni più semplici e istantanee per i suoi esperimenti. Non immediatamente afferrabili, queste “sculture performanti” – queste macchine del colore – sono miscele di apparizione e scomparsa non assertivi e potenzialmente elusivi che si producono solo in risposta all’attenzione e al movimento corporeo dello spettatore. (Nathalie Ergino)
Ann Veronica Janssens è nata a Folkestone (UK) nel 1956. Ha studiato all’École de la Cambre a Bruxelles e vive e lavora a Bruxelles.
Mostre personali includono: Ann Veronica Janssens, Hot Pink Turquoise, Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk, Danimarca & South London Gallery, Londra, GB (2020); Dongdaemun Design Plaza (Ddp), Seoul, Sud Corea; Ann Veronica Janssens, Nasher Sculpture Center, Dallas, USA (2016), Ann Veronica Janssens: yellowbluepink, Wellcome Collection, Londra, GB (2015-2016), ‘A’, S.M.A.K., Gent, Belgio (2015), Philaetchouri, with Michel François, Foundation d’Enterprise Hermès, Brussels, Belgio (2015), Museo Cappella San Severo, with Nord Project / Laurent Jacob, Napoli , Italia (2014); Ann Veronica Janssens: Septembre, FRAC Corse, Francia (2013); Ulysses – Ecplipse, Eglise Saint-Honorat des Alyscamps, Arles, France (2013); Ann Veronica Janssens, Chapelle St. Vincent de Grignan, Francia (2013); Ann Veronica Janssens, Kunsthalle Münster, Münster, Germania (2010); Serendipity, WIELS, Brussels, Belgio (2009).
Tra le altre, mostre collettive includono: Neem je tijd / Take Your Time, Museum M, Leuven, Belgio e Den Frie, Copenhagen, Danimarca (2020); Thirsty, Kunsthalle Wien, Austria; Luoga e Segni, Punta Della Dogana, Fondation Pinault, Venezia, Italia (2019); Shifting Spaces (working title), Hayward Gallery, Londra, GB (2018); Petra Cortright, Ann Veronica Janssens, Judy Ledgerwood, Ana Prvacki & Rirkrit Tiravanija, 1301PE, Los Angeles, USA (2017); Manifesta 10, State Hermitage Museum, St. Petersburg, Russia (2014); Des choses en moins, des choses en plus, Palais de Tokyo, Parigi, Francia (2014); Before The Horizon, Fundacio Juan Miro, Barcellona, Spagna (2013); Museum to Scale 1/7, Fine Arts Museum, Brussels, Belgio (2013); mostra itinerante Kunsthalle Rotterdam, Rotterdam e Baker Museum, Naples, USA (2014); Lumineux! Dynamique! Espace et vision dans l’art de nos jours à 1913, Grand Palais, Parigi, Francia (2013) e the Light Show, Hayward Gallery, Londra, GB (2012) mostra itinerante Auckland Art Gallery, Auckland, Nuova Zelanda (2014); Museum of Contemporary Art Australia, Sydney, Australia (2015), to Sharjah Art Foundation CorpArtes, Santiago, Cile (2016).

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