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Il Festival del Cinema dei Diritti Umani riparte dalle Vite negate dagli abusi di potere

Riprende oggi mercoledì 17 novembre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli – MANN (Piazza Museo, 19) il XIII Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli intitolato “PERSECUTED – Vite negate dagli abusi di potere”.


Dopo una pausa di tre giorni si riparte con la presentazione, alle ore 10.00, della X edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo. All’incontro, rivolto esclusivamente a studenti e docenti delle scuole partenopee, partecipano il Vicesindaco di Napoli Maria Filippone e i genitori di Mario Paciolla, il cooperante napoletano morto in Colombia e a cui è stata dedicata l’edizione 2020 del Festival. Alle 18.00 si torna a Piazza Forcella (via della Vicaria Vecchia, 23) per parlare del popolo Sami in Norvegia e dei colonialismi in zona artica.

Gli appuntamenti di approfondimento, che accompagnano il concorso cinematografico, proseguiranno a piazza Forcella fino a sabato 20 novembre quando è prevista, nella Biblioteca “G. Galasso” di Storia Patria (Maschio Angioino) la cerimonia di chiusura con le premiazioni dei film in concorso nelle categorie Doc, Short, Youth, Platea Diffusa, Persecuted, Saamiya Yusuf Omar, Arrigoni / Mer Khamis.

Nell’occasione, il Ministro dell’Ambasciata di Svizzera S.E. Michele Coduri consegnerà il “Premio dell’Ambasciata di Svizzera” al film in concorso che avrà trattato al meglio il tema della Pace. La Confederazione Elvetica e l’Ambasciata di Svizzera a Roma sono promotori del Festival dal 2018.

“L’Ambasciata di Svizzera a Roma – si legge in una nota stampa diffusa dalla stessa – sostiene il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli per due importanti motivi: come piattaforma per discutere dei Diritti Umani attraverso il mezzo cinematografico nella regione di Napoli e oltre, in primo luogo, ma anche per promuovere i cineasti internazionali meno conosciuti, specialmente del Sud del mondo”.

“La pace e i diritti umani – si aggiunge – sono una priorità della politica estera svizzera, basata sulla lunga tradizione umanitaria della Svizzera. La Svizzera attribuisce grande importanza all’impegno non violento per i diritti umani e allo strumento del dialogo in questo contesto. Assegnando un premio sul tema della pace, l’Ambasciata di Svizzera a Roma vuole attirare l’attenzione sullo stretto legame tra Pace e Diritti Umani”.

All’appuntamento conclusivo, oltre al Ministro Coduri, parteciperanno altri esponenti dell’Ambasciata Svizzera a Roma e il Console Onorario a Napoli Adriano Aveta.

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