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Al MAV fino al 15 maggio la mostra fotografica Formidabil Monte

Prorogata fino a domenica 15 maggio per la grande affluenza di pubblico la mostra fotografica dedicata al Vesuvio e al suo territorio nelle fotografie dell’Archivio Alinari

Al MAV, al Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, la mostra fotografica Il formidabil monteil Vesuvio nelle fotografie dell’ARCHIVIO ALINARI, rimane in cartellone fino a metà maggio per consentire a tanti di non perdere l’evento dedicato al simbolo della nostra Regione, per un gradito ritorno alla normalità. Con questa mostra non solo raccontiamo il simbolo più conosciuto e riconoscibile di Napoli, il Vesuvio appunto, – ha affermato Luigi Vicinanza, Presidente della Fondazione CIVES/MAV di Ercolano – ma testimoniamo come la fotografia abbia rappresentato dalla metà dell’800 un linguaggio innovativo, rivoluzionario per l’epoca. Rappresentò uno sconvolgimento, paragonabile in qualche modo a ciò che accade oggi con il web.”.

La mostra, a cura di Rita Scartoni e Vittorio Ragone, è il racconto del Vesuvio, Il formidabil monte, e del suo territorio circostante attraverso gli scatti fotografici d’autore, attinti dal grande giacimento di immagini e di storie che sono oggi l’Archivio Alinari.  Un percorso straordinario, articolato in due sezioni di ben 58 opere. La prima, Il Vesuvio – tra fotografia del Grand Tour e sperimentazione, esplora per sintesi il panorama culturale di un’epoca, l’elaborazione di modelli iconografici in un periodo di grande interesse e richiesta di fotografie come souvenir di viaggio. La seconda, Eruzioni, racconta l’altra faccia del Vesuvio, quella minacciosa e distruttiva, con gli effetti devastanti della sua collera su cose e persone, attraverso un tipo di fotografia che, sempre più alla portata di tutti, si pone obiettivi di racconto, di documentazione di fatti e di emozioni.

Il progetto, prodotto dalla Fondazione Cives/Mav di Ercolano con la Fondazione Alinari per la fotografia e in collaborazione con la web-rivista Foglieviaggicon il contributo della Regione Campania e il supporto della Scabec, fa parte di Campania Cultura, il primo ecosistema digitale, realizzato in Italia dalla Regione Campania, di cui una delle linee d’azione è il programma ARCCA – ARchitettura della Conoscenza CAmpana, con l’obiettivo di riunire in una sola piattaforma digitale tutto il patrimonio culturale regionale.

Continua così nell’accoglienza e nell’inclusione la narrazione culturale del MAV/il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano che, a poche centinaia di metri dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, rappresenta un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione tra i più all’avanguardia in Italia, grazie alla magia tecnologica dell’ultima versione  MAV 5.0 – Virtual multiReality, la più avanzata di sempre che, da ottobre 2019, ha rivoluzionato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri, per meglio comprenderne il passato e la bellezza in un viaggio propedeutico alla visita ai siti archeologici en plein air del territorio vesuviano.

La fruizione del museo MAV, grazie sempre all’iniziativa Il MAV in esclusiva per te”, tramite prenotazione dedicata, potrà sempre avvenire in esclusiva per gruppi organizzati di massimo 20 persone, ad un costo d’ingresso speciale, non solo nelle giornate di apertura di giorno, del mercoledì, del venerdì, del sabato e della domenica, e del giovedì sera, ma anche nelle giornate di chiusura del lunedì, del martedì, con la sola raccomandazione di scaglionare le visite ogni ora.

L’area aperta al pubblico sarà il percorso museale e la sala per la visione del film in 3D sull’eruzione del Vesuvio nonché, nella Space Gallery, la mostra “Il formidabil monte” a cura di Rita Scartoni e Vittorio Ragone: il racconto del Vesuvio e del suo territorio circostante attraverso gli scatti fotografici d’autore, attinti dal grande giacimento di immagini e di storie che sono oggi l’Archivio Alinari. 

 

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