Al Nostos Teatro, “Oscae Personae”, una rilettura contemporanea della Fabula Atellana
Al Nostos Teatro, “Oscae Personae”, una rilettura contemporanea della Fabula Atellana
Domenica 15 gennaio alle 19.00, al Nostos Teatro di Aversa, va in scena lo spettacolo “Oscae Personae”, rilettura della Fabula Atellana, antica forma di teatro italico, riproposta in modo nuovo, in chiave più contemporanea e idonea alla fruizione del pubblico dei giorni nostri, conservando però la sua natura primigenia di teatro popolare e farsesco.
Dal progetto “Maccus in Fabula”, che espone in forma di conversazione – spettacolo la summa del percorso svolto intorno ad un’ipotesi di messa in scena della Fabula Atellana, prende vita lo spettacolo “Oscae Personae”, che vuol essere una vera e propria operazione di rilettura di questa antica forma di teatro italico. Tutto il lavoro di ricerca, sia letterario che iconografico, svolto dal 2004 ad oggi, viene distillato e trasformato, mantenendo tuttavia intatta la sua essenza. La Fabula Atellana, dopo una lunga indagine filologica, viene dunque riproposta in una forma nuova, che non tradisce il suo punto di partenza. La messa in scena vuol essere una lettura contemporanea della Fabula Atellana attraverso l’analisi degli elementi caratteristici del teatro latino, quali l’uso delle maschere, la divisione in cantica e diverbia, lo spazio scenico e la chironomia.
Lo spettacolo, in collaborazione con il “Centro studi sulla tradizione della maschera teatrale in Campania”, vede la drammaturgia di Roberta Sandias, la messa in scena di Maurizio Azzurro, le maschere di Giancarlo Santelli, le musiche di Giovanni D’ancicco, le scene di Francesco Felaco, la consulenza del Comitato Scientifico Ce. St. At. (Centro Studi Atellana) diretto dal Prof. Renato Raffaelli. “Oscae Personae” è prodotto da La Mansarda – Teatro dell’Orco.
Lo spettacolo è preceduto da un workshop dal titolo “Sulle maschere della Fabula Atellana”, condotto da Maurizio Azzurro, venerdì 13 e sabato 14 gennaio al Nostos Teatro, nell’ambito del progetto di formazione che lo spazio di Aversa porta avanti da anni.