L’Aleph nella Certosa di San Martino per il Solstizio
L’Aleph nella Certosa di San Martino per il Solstizio.
Nel Cammino delle Certose, itinerario a tappe tra i luoghi del Polo museale della Campania, riproposto il 14 dicembre scorso a Padula, lโartista Michelangelo Pistoletto ha contrassegnato il pavimento del Refettorio con il nuovo segno di infinito del Terzo Paradiso in un incontro tra arte e scienza.
Il 21 dicembre, giorno del solstizio dโinverno che nelle culture del mondo simboleggia la rinascita che succede alla notte piรน lunga dellโanno, si terrร nella Certosa di San Martino una cerimonia di battesimo, mediante lโapposizione del nome a un angolo segreto di Cittร qui ospitato. A donarglielo sarร il racconto di un cronista de “LโAleph di Napoli” (2013), parte della โTrilogia dei giovani amanti di Cittร โ di Silvio Perrella, testimone dellโesistenza nellโantico convento di un alephโ.
Cosโรจ un aleph? โEโ innanzitutto la prima lettera dellโalfabeto fenicio ed ebraico. Ed รจ anche il titolo di un celebre racconto di Josรฉ Luis Borges, in cui indica il vortice buio e infero dove รจ possibile che sโincontrino i tempi di una vitaโ.
Nella narrazione de “LโAleph di Napoli” lo scrittore Silvio Perrella lo trasforma โin un luogo alto e aperto, crocevia di spazi urbani, dove sโincontrano e si danno la mano il su e il giรน della Cittร in virtรน dell’amore tra due anime, cosรฌ intenso da riconnettere ciรฒ che sembrava ormai smembrato e scissoโ.
Lโevento prelude allโimminente restauro di questa architettura ripresa nelle vedute topografiche a stampa, nei mirabili dipinti datati dalla metร del Seicento allโ Ottocento.
Sarร lโautore stesso a leggere e raccontare la genesi di questa sua visione, facendosi ispirare dalle vertiginose geometrie del pavimento della Chiesa di San Martino.