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Francesco Acquaroli, non solo Suburra, ma anche Fargo e Alfredino – una storia italiana

Francesco Acquaroli è tra i principali interpreti di Suburra, Fargo, Il giorno e la
notte, e Alfredino – una storia italiana. È un periodo molto intenso e
gratificante, ricco di importanti soddisfazioni per l’attore romano che dopo il
personalissimo successo riscosso con il ruolo di Samurai in “Suburra”, ha lavorato
in America nella famosissima serie di successo “Fargo”.
La terza e ultima stagione di Suburra – la serie, il crime thriller italiano originale
Netflix prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – in associazione con
Bartlebyfilm sarà disponibile in oltre 190 paesi nel mondo.
Lanciata nel 2017 e concepita sin dal principio per raccontare la profana trinità –
Chiesa, Stato, Crimine – nell’arco di tre stagioni, la prima serie originale italiana
Netflix giunge ora al suo atto finale.
Francesco Acquaroli interpreta il ruolo chiave di Samurai, cattivo per eccellenza,
regista che nell’ombra trama con la mafia, con la criminalità romana (la famiglia
“Adami” di Ostia e la famiglia sinti degli “Anacleti”) e con la politica, per costruire
un porto turistico su alcuni terreni di Ostia. I riferimenti sono noti. Il tutto è
ambientato dagli sceneggiatori – che in parte si sono ispirati alle vicende di “Mafia
capitale” – tra le dimissioni di un sindaco, le elezioni per eleggere quello nuovo e il
sopravvenire dell’emergenza dei migranti.
Grande novità di questa stagione per Francesco Acquaroli è l’importante ruolo
nella quarta stagione della serie televisiva americana Fargo, con Chris Rock,
composta da 11 episodi, trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti dal
canale FX dal 27 settembre 2020. In Italia, la stagione andrà in onda sul
canale satellitare Sky Atlantic dal 16 novembre 2020. Francesco interpreta un
ruolo fondamentale, quello di Ebal Violante, il consigliere della famiglia mafiosa
italiana in lotta con quella afroamericana. Il ruolo è quello di una sorta di giocatore
di scacchi, tutto mente: l’uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto.
In Fargo gli sceneggiatori prendono sempre spunto da un fatto vero, in questo
caso l’emigrazione degli italiani e dei neri dal sud verso il nord, a Kansas City negli
anni ’50, dove insieme alle persone per bene c’erano i mafiosi. Nella quarta
stagione di Fargo vedremo la lotta tra queste due mafie.
Il “Samurai” ed “Ebal Violante”, due ruoli importanti da “cattivo”. Durante la
conferenza stampa di Suburra – la serie, Francesco Acquaroli ha dichiarato: “Il
fascino del male ha sempre esercitato un certo gradimento sul pubblico. Pensiamo al Riccardo III
di Shakespeare che rappresenta il male assoluto. Forse un fondo di cattiveria lo abbiamo tutti e
vederla esercitare al cinema o in tv porta alla catarsi da parte di chi guarda”. Circa la
conclusione della serie Suburra, Francesco ha affermato: “C’è un senso di
compiutezza, abbiamo fatto qualcosa di cui essere molto fieri. Sono molto contento di questa
esperienza e sono stati tre anni bellissimi; c’è la tristezza che tutto questo finisca, ma c’è anche la
soddisfazione di aver creato tutti insieme un ottimo prodotto”.

Inoltre in questi giorni Acquaroli sta girando la serie tv Alfredino una storia
italiana: Una serie TV tratta dalla tragica storia di Alfredo Rampi, bambino
caduto in un pozzo artesiano di Vermicino, nel Lazio, nel giugno del 1981. La sua
vicenda ebbe una copertura mediatica mai vista prima per un fatto di cronaca: le
ultime 18 ore delle operazioni furono seguite in una diretta televisiva in onda sulla
Rai. Qui Francesco Acquaroli interpreta il ruolo chiave del capo dei Vigili del
Fuoco, impegnato nel salvataggio di Alfredino.
In fine, ma non ultimo, è in uscita il film Il giorno e la notte di Daniele Vicari. La
vicenda narra storie di coppie che corrono parallele, unificate da una situazione:
improvvisamente il telegiornale dà la notizia che è in corso un misterioso attentato
chimico nella città di Roma. Tutti sono obbligati a serrarsi in casa. Nessuno può
più uscire. L’ opera è concepita come un film domestico e basata sulle regole dello
smart working, si fonda sull’isolamento e sulla paura. Francesco Acquaroli tra i protagonisti
del film interpreta una delle coppie raccontate nella vicenda, insieme all’attrice Barbara
Esposito, sua moglie anche nella vita.

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