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Il centravanti in giacca e cravatta, gol e passione per la vita

Passione! In una parola si potrebbe raccontare questo libro delicato che racconta il Pallone ben distinto dal calcio. Tommaso Mandato, per tutti Tommy, per chi lo rincorreva sui campi di calcio ‘o russolillo, ha dedicato gran parte della sua vita a quell’incomprensibile magia che è lo sport più amato dagli italiani (e non solo). Dagli inizi di ragazzino imprendibile sui campetti di Portici, città che lo ha molto segnato nel tempo, ai tanti personaggi memorabili che caratterizzano questa sua prima fuga editoriale, fino alla vita di personaggio del volontariato, tutto però è segnato dal Pibe de oro, da quell’incontro memorabile con Diego Armando Maradona ad Acerra dove il più grande calciatore di tutti i tempi mise gli scarpini nel fango per un ragazzino sfortunato che aveva bisogno di un partita di beneficenza. Una partita al quale il grande rivoluzionario del pallone non poteva mancare.
E sono emozioni vere quelle che le parole che Tommaso Mandato utilizza trasmettono per raccontare questo incontro. Un incontro che per un attimo ha consentito anche a lui di andare oltre le sensazioni, di vivere come i grandi artisti o i religiosi che grazie alla fede riescono a vedere oltre. E Tommaso Mandato ha avuto la grande capacità di vedere oltre la sua vita di aspirante calciatore, una grande promessa, un Mariani, un Vendrame napoletano che racconta il mondo del pallone dietro le quinte: gli allenamenti, le delusioni, le aspettative e poi una nuova vita da procuratore che gli consente di incontrare tanti nomi del calcio, quello che ci trasmette un po’ di nostalgia, quello incantevole degli anni Settanta e Ottanta, quando il gesto sportivo era quasi artistico, di classe, il gioco di prestigio con i piedi, non il mero gesto atletico dei tempi moderni. Oggi guadagnano di più e pensano di potersi paragonare a Cruyff, Mazzola, Garrincha, non sanno di giocare uno sport diverso, diversissimo.
Ebbene sì il libro è tutto da leggere proprio perché evoca un tempo che il nostro calcio ha voluto mettere un po’ più in là dimenticando che il pallone è nelle indolenze di Rivera – il più grande giocatore italiano di tutti i tempi – negli azzardi di presidenti bizzarri come Sibilia capace di mettere insieme Juary (un giro di bandierina per ogni goal), Dirceu, Vinicio in panchina. Ebbene Mandato riesce a rievocare questo tempo raccontando la sua vita di uomo di sport, legato a quei valori di lealtà, solidarietà e onestà che quello di oggi vede quasi come una colpa da ingenui.
Le chicche con Massimo Troisi (memorabile una foto in cui mostra le corna), Braida, il mitico Carmine Tascone divertono e fanno tenerezza ma raccontano bene il carattere di un uomo capace di rialzarsi e di diventare da giovane promessa del pallone in un campione della solidarietà che oggi può vantare di aver realizzato decine di iniziative che mettono insieme lo sport, il volontariato, la salute grazie ai tanti uomini e alle tante donne (la professoressa Annamaria Colao, lo scrittore Maurizio de Giovanni e l’attore Enzo Decaro, questi ultimi anche con introduzione e postfazione) che in questi anni gli hanno riconosciuto questa sapiente capacità di mettere insieme le persone. Dopo una grande fuga questo centravanti in giacca e cravatta fa gol, come sempre con tanta, tanta passione.

Tommaso Mandato, Il centravanti in giacca e cravatta, edito da Homo sapiens

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