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Mecenati, art bonus per rilanciare la cultura

MACS, i “Mecenati per l’Arte, per il Cinema, per lo Sport” illustrano l’Art bonus
Bellenger, Giulierini, Purchia e Zuchtriegel a confronto con l’associazione
Troppe differenze tra Nord e Sud eppure si può risparmiare fino al 65 per cento
Art bonus e mecenatismo culturale. Come tutelare il patrimonio artistico italiano garantendosi un risparmio fiscale. Di questo e di importanti esperienze in tal senso si è discusso a Palazzo San Teodoro a Napoli durante il dibattito promosso dall’associazione “Mecenati per l’arte, per il cinema, per lo sport” (MACS). Al centro della discussione quattro diversi importanti casi di positivo utilizzo dell’Art bonus: quello del Teatro di San Carlo, quello del Museo archeologico di Napoli, quello del Museo di Capodimonte e quello del Parco archeologico di Paestum.

 


“Con i mecenati per l’arte, il cinema e lo sport la società civile torna in campo per valorizzare il nostro patrimonio. Tanti professionisti che mettono a disposizione le proprie competenze, le proprie relazioni ma soprattutto uno spirito di comunità importante”, ha commentato il fondatore dell’Associazione MACS, il Notaio Roberto Dante Cogliandro che ha aperto il dibattito moderato da Annamaria Baccarelli, Capo redattrice Rai Parlamento, con il saluto del padrone di casa Giovanni Lombardi, Presidente di Techno, che da tempo si occupa di tutela del patrimonio artistico promuovendo una virtuosa unità degli imprenditori.

 


“Ringrazio gli organizzatori per l’invito a questo confronto di grande valore che testimonia come ancora una volta Napoli e la Campania facciano ‘squadra’ nel settore dei beni culturali e non solo scalando le classifiche di visitatori ma unendo le loro forze, competenze e le loro straordinarie potenzialità in una costante rete di collaborazioni. Sulle difficoltà al sud dell’Art Bonus stiamo tutti riflettendo da tempo: sicuramente la sperequazione che c’è con le regioni del Nord nelle donazioni, per i noti motivi che riguardano soprattutto il  differente  tessuto industriale (la Lombardia attira quasi la metà dei fondi italiani!) , porta a una penalizzazione anche in tema di gettito generale  per il mezzogiorno.  Noi musei  dobbiamo senz’altro comunicare meglio, la società civile deve ‘scendere in campo’. Si tratta di sostenere la nostra principale industria e di mettere a frutto una importante opportunità di sgravi per chi fa impresa ma anche per i singoli mecenati.  Personalmente inoltre la parola mecenate assume per me un senso ancora più profondo, considerato che Mecenate, l’uomo più influente sotto il regime augusteo, era un etrusco della stirpe dei Cilnii di Arezzo!”, ha commentato il direttore del MANN Paolo Giulierini che ha illustrato la propria esperienza così come  Sylvain Bellenger, Direttore del Museo e Real bosco di Capodimonte e Rosanna Purchia, Sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli.
Notevole anche l’iniziativa promossa da Alfonso Andria, Presidente del Centro Universitario Europeo Beni Culturali di Ravello e Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco archeologico di Paestum che ha di recente vinto il premio per la migliore app di un sito archeologico e che unirà le proprie forze per valorizzare anche il Parco archeologico di Velia, patria di Parmenide e Zenone.
Numerosi gli spunti della discussione ma soprattutto un invito forte alla promozione di uno strumento del quale possono beneficiare davvero in tanti.
Se, dunque, l’Italia, che possiede il maggiore patrimonio culturale mondiale, ha bisogno di difesa, conservazione e valorizzazione della propria storia, della cultura e dell’arte nel senso più ampio del termine, vi è altresì la necessità di riconoscere allo sport un nuovo valore culturale, “realizzando nuovi impianti sportivi ed operando per la manutenzione di quelli esistenti, per rafforzare i valori educativi e formativi dello sport soprattutto per i giovani”, così come ha ricordato lo stesso Cogliandro. Non solo, dunque, il mondo dell’arte ma anche il cinema e lo sport come osservato da Paolo Trapanese, simbolo della pallanuoto italiana e da sempre impegnato nel sociale e nel recupero di infrastrutture sportive per i ragazzi.
Questi gli obiettivi alla base dello Statuto MACS, che saranno perseguiti anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, tramite elargizioni liberali di soggetti privati, persone fisiche o giuridiche, che beneficeranno del meccanismo di riducibilità fiscale, cosiddetto “art bonus” e “sport bonus”. Meccanismi illustrati da un altro mecenate come Achille Coppola, Segretario del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili: “Sono agevolazioni fiscali previste dalle recenti normative in materia volte ad incentivare i sostenitori dell’arte e della cultura che intendono perseguire quale fine ultimo proprio la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura ed il rilancio del turismo”.
Imprese che sono indubbiamente al centro del percorso e che vanno informate meglio e più costantemente insieme al mondo dell’Università. E per questo motivo erano presente anche Vito Grassi, Presidente Confindustria Campania e gli unici titolari di Cattedre UNESCO in Campania Annamaria Colao e Carmine Gambardella. C’erano inoltre a Mimmo Jodice, Ugo Cilento, Maurizio Marinella, Tommaso Mandato, Ambrogio Prezioso, Domenico Ciruzzi.

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