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Panaroo è nata una startup tutta napoletana

Panaroo è nata una startup tutta napoletana


A servizio dei clienti, coniuga tradizione e innovazione, servita oggi dai panarider e in futuro da droni o altri mezzi di nuova tecnologia

Nasce in giorni di crisi Panaroo, proprio quando tutto è fermo e ci si concentra sul come affrontare le prime difficoltà a causa di Covid 19, ma proprio per questo è di buon augurio, segno che in momenti di crisi ed emergenza guardare oltre, valutando le esigenze del momento serve a trasformare la richiesta in prodotto o servizio.

E’ così che parte da Napoli, una nuova piattaforma destinata alle spedizioni e consegne a domicilio, ispirandosi all’antica usanza del “panaro” tornato in auge nei vicoli di Napoli in questi giorni e adattato in chiave moderna e digitale per far fronte alla crescente richiesta di consegne a domicilio. E qui ruolo fondamentale è affidato ai rider denominati “Panarider”, che dovranno diventare dei veri e propri riferimenti per il quartiere operando per più negozi della stessa strada, fino ad essere visi noti e ben accetti anche dagli anziani, target che ha molto bisogno delle consegne a domicilio, ma che spesso ha una minore accessibilità all’utilizzo di strumenti e piattaforme digitali. Il logo del servizio una scelta mirata, dal colore arancione che denota dinamismo e il disegno stilizzato del famoso cesto, ma arricchito di ruote per potersi muovere nel terzo millennio in velocità.

Mettere insieme competenze, esperienze e capacità imprenditoriali, ha offerto l’opportunità di valutare e riadattare il fenomeno del delivery anche per i cosiddetti negozi di vicinato, punti vendita al dettaglio o minimarket che pur essendo dotati di addetti interni alle consegne non riescono a soddisfare le numerose richieste.

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