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Cento anni di paesaggio a Capri

E’ iniziato oggi pomeriggio così come annunciato il secondo convegno del paesaggio, a un secolo di distanza da quello che venne organizzato dall’allora sindaco Edwin Cerio, che nel 1922 portò alla ribalta la tematica della conservazione ma anche dello sviluppo del paesaggio in Italia.

Il convegno di oggi voluto dall’amministrazione comunale di Capri ed in particolare dal sindaco Marino Lembo e dall’assessore ai beni culturali Paola Mazzina ha fatto riecheggiare nella “Sala Pollio” del Palazzo dei Congressi di Capri le stesse problematiche di allora e proprio come fece Edwin Cerio che cento anni orsono chiamò a discutere artisti, intellettuali e studiosi, il comune di Capri ha rilanciato la tematica e per il secondo “Convegno del Paesaggio Italiano” ha siglato un protocollo di collaborazione scientifica con tre Atenei universitari, i Dipartimenti di “Giurisprudenza” e di “Studi Economici e Giuridici” dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, di “Scienze Politiche” dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, di “Comunicazione e ricerca sociale” dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza” e la Rivista di Diritto Pubblico e Costituzionale “PasSaggi costituzionali”. Ad aprire i lavori per la prima giornata è stato il sindaco di Capri Marino Lembo che ha colto l’occasione in rappresentanza di tutta l’amministrazione comunale nel celebrare i cento anni dal primo convegno per riproporre “con maggiore forza il tema della tutela del paesaggio inteso come elemento di sviluppo e di progresso e non come un elemento considerato a volte fattore di blocco delle trasformazioni e del progresso. Il paesaggio e l’ambiente – ha detto il primo cittadino – devono essere tutelati nei loro vari aspetti, anche in quello dello sviluppo”. E in conclusione citando le parole di Edwin Cerio, il sindaco intellettuale e scrittore del primo convegno nel 1922 ha ricordato le sue parole “è offerta a Capri e perché Capri sappia e rammenti il tormentoso lavoro, l’ingrato travaglio di chi si cimenta nelle sue forze migliori, la sua passione nell’esaltazione di quest’isola e la dedizione a questa terra, questa fatica umile, orgogliosa, di esaltazione, vasta di ricordi”. E con le parole di Cerio, il sindaco di Capri Marino Lembo ha voluto sottolineare “che a cento anni di distanza, Capri continua a impegnare sforzi e fatica per difendere il territorio, auspicando che da questo convegno nascano nuove idee e nuove iniziative in difesa dell’isola, tenendo conto anche del suo sviluppo”. E riallacciandosi al concetto di sviluppo e progresso l’assessore ai beni culturali Paola Mazzina ha ampliato il discorso anche ad altre tematiche ed in particolare alla necessità di “occuparsi del tema dello sfruttamento e della speculazione. Torna di attualità – ha detto Paola Mazzina – il manifesto per la bellezza di Capri e parte da un dato che la realtà sta esplodendo tra le mani con lo sfruttamento del territorio”. Dopo gli amministratori comunali il convegno è proseguito con i docenti, Antonio D’Aloia, professore di diritto costituzionale dell’università degli studi di Parma che ha affrontato il tema L’art. 9 della Costituzione e la prospettiva intergenerazionale. “La recente riforma costituzionale introduce formalmente nell’art. 9 della Costituzione – ha detto D’Aloia – dedicato alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico, artistico e culturale del Paese, il principio della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Sul palco poi il professore Raffaele Bifulco professore di diritto costituzionale università degli studi di Roma Luiss Guido Carli che ha voluto evidenziare che “la riforma è di grande rilievo, non solo perché inserisce tra i principi fondamentali della Costituzione, la tutela dell’ambiente, ma anche perché esprime la consapevolezza che la tutela dell’ambiente può essere conseguita solo intervenendo sui presupposti del modello economico. La Costituzione italiana, come tutte le costituzioni del Novecento appartenenti alla parte occidentale del mondo, è infatti una costituzione che presuppone un’economia industriale orientata soprattutto alla crescita”. La prima giornata del secondo Convegno del Paesaggio a Capri si è conclusa con gli interventi su “La nozione di paesaggio dalla legge Croce al Codice dei beni culturali” a cura di Carlo Iannello, professore di Istituzioni di diritto pubblico dell’Università della Campania L. Vanvitelli e “Il paesaggio nel PNRR” con la professoressa di Istituzioni di diritto pubblico dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope Valeria De Santis. Il convegno continuerà domani al Palazzo dei Congressi con il tema “Fruizione versus tutela?” con relazioni ed interventi che toccheranno argomentazioni in materia paesaggistica, ambientale e culturale ed interventi sul patrimonio archeologico sia territoriale che sottomarino, mentre nel pomeriggio protagonista sarà la “Pianificazione, valorizzazione e comunicazione” con riflessioni sull’urbanistica prima della conclusione del convegno affidata ad una tavola rotonda.

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