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Domeniche in dimora, trenta siti privati aperti al pubblico

Domeniche in dimora, trenta siti privati aperti al pubblico.
La storia e l’arte raccontate da chi li abita ancora oggi.

Castelli, ville, palazzi ancora abitati dalle famiglie d’origine apriranno al pubblico ogni ultima domenica del mese: al via “Domeniche in Dimora” l’iniziativa che coinvolge circa trenta siti con aperture straordinarie e visite guidate per un progetto promosso e realizzato dalla Regione Campania con la SCABEC in collaborazione con l’Associazione Dimore Storiche Italiane.
“Abbiamo accolto e sostenuto questa iniziativa dell’ADSI perché è un affasciante modo per conoscere non solo l’arte ma anche la storia e la cultura dei nostri territorio – sottolinea Teresa Armato, vicepresidente della Scabec -. L’originalità, sperimentata già durante le Universiadi con le delegazioni straniere, è data anche dall’accoglienza fatta dagli attuali proprietari di queste dimore, che quasi nella totalità dei casi appartengono ancora alle stesse famiglie che l’hanno realizzate”.
“La nostra associazione – ha spiegato la presidente regionale di ADSI Marina Colonna – sostiene e promuove un immenso patrimonio, che sebbene appartenga ai privati è di fatto un patrimonio culturale e storico di tutti. Con grandi sacrifici, nella consapevolezza di dover salvaguardare questo bene, molti di noi infatti si sentono i custodi di qualcosa che ormai appartiene all’intera comunità. Un ringraziamento a chi ha aderito aprendo le porte della propria dimora”.

Domeniche in dimora, trenta siti privati aperti al pubblico
Presente alla conferenza anche Patrizia Boldoni, consigliera sui temi e le attività culturali del Presidente De Luca, che ha lanciato la proposta di realizzare nelle dimore storiche alcuni eventi che richiamino ai lavori effettuati durante gli Stati Generali della Cultura, per rimandi, riflessioni e coinvolgimento dei territori.
Si inizia il 26 gennaio a Napoli e in provincia con sei Palazzi e due Ville: Palazzo Ricca in via Tribunali sede dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, uno dei palazzi più antichi, realizzato nel Cinquecento dal barone Gaspare Ricca, luogo di enorme fascino in cui sono custoditi documenti che sono tesori della memoria di Napoli e che ha al suo interno una Cappella con opere di Luca Giordano e Solimena. Il Palazzo Albertini del Principe di Cimitile in via Santa Teresa degli Scalzi è oggi trasformato in condominio ma conserva intatti molti fregi e affreschi originali e dove si trova la particolare scalinata di accesso al piano nobile. Visite guidate anche a Palazzo Donn’Anna a Posillipo, uno dei simboli della città di Napoli, ricco di storie e leggende e la Casa Museo Sergio Ragni, Villa Belvederea via Aniello Falcone.
In provincia di Napoli saranno aperti al pubblico la Villa Tufarelli a San Giorgio a Cremano, una delle dimore del Miglio d’Oro, la Masseria Astapiana Villa Giusso a Vico Equense, il Palazzo Niglio Jadiccio a Frattamaggiore e il Palazzo Nucci a Cicciano con i suoi cortili e lo splendido giardino. Le visite guidate nei siti sono alle 10,30 e alle 12,30.
Le altre domeniche del calendario, invece, coinvolgono le province di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, con percorsi che si possono effettuare utilizzando i bus navetta o raggiungendo le destinazioni in autonomia. Gli orari delle visite guidate variano a seconda del sito. Il 23 febbraio sono proposti quattro percorsi per l’area di Caserta e provincia: il Palazzo Lanza -con la sua biblioteca e con l’archivio, una dimora che sin dal 1453 è sempre stata abitata dalla famiglia Lanza, patrizia di Capua dal XV secolo – e la Masseria Pasca di Magliano, oggi trasformata in una azienda agricola di grande prestigio. Il secondo percorso tocca la città di Caserta con Palazzo Paternò di Casanova, Santa Maria Capua Vetere con Palazzo San Carlo.
Il terzo percorso condurrà i visitatori nel centro storico di Sessa Aurunca, con la sua cattedrale e il teatro romano, e al Palazzo di Transo la cui costruzione risale al XV secolo. Situata nel centro storico di Sessa Aurunca è in ottimo stato, grazie all’eccellente restauro conservativo fatto dagli eredi. Da sempre il Palazzo appartiene alla famiglia dei Marchesi di Transo ed attualmente è di proprietà del Marchese Ferdinando. Il 29 marzo il percorso si sviluppa nella provincia di Salerno, primo percorso alla taverna Penta, Azienda Agricola Filippo Morese a Pontecagnano e alla Domus Laeta di Giungano, dimora seicentesca nel cuore del Cilento. Il secondo percorso il Borgo Riccio a Torchiara, la Torre Volpe a Melito di Prignano Cilento, una delle poche costruzioni difensive, datata intorno al XI secolo, rimaste integre nel tempo. Il terzo percorso arriva nel cuore del Vallo di Diano con il centro storico di Teggianoe infine l’antico Castello Macchiaroli.
Ultima proposta sarà il 26 aprile con la provincia di Avellino e Benevento e anche in questo caso tre tipologie di percorso: prima tappa lungo la strada a Villa de Clario Filangieri a Livardi e poi a Lauro in provincia di Avellino al Castello Lancellotti e la Villa Pandola Sanfelice; il secondo nella zona della Valle Caudina con il Castello Pignatelli della Leonessa, fortezza medievale nel cuore del Partenio e il Palazzo Ducale Pignatellidella Leonessa, nel centro storico e la visita a Palazzo Marchesale Caracciolo di Santeramo.
Il terzo percorso si sposta nel beneventano, con la visita guidata del centro storico di San’Agata dei Goti,con tappa a Palazzo Rainone – Mustillie Palazzo Mustilli, oggi rinomata azienda vinicola. Ingresso con visita singola dimora (e piccola degustazione dove prevista) 5 euro. Partecipazione all’intero percorso proposto nei giorni 23 febbraio, 29 marzo e 26 aprile, (e piccola degustazione dove prevista) 10 euro
Gratuito fino a 18 anni non compiuti
Tutte le informazioni su http://www.campania.artecard.it/domenicheindimora

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